Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato

La pensione di vecchiaia 2017 per le donne lavoratrici dipendenti del settore privato segue le regole che vedremo di seguito. Anticipiamo subito che nel 2017, per quanto riguarda le donne che lavorano nel settore privato l’età necessaria per andare in pensione è 65 anni e 7 mesi. Il 2017 sarà l’ultimo anno in cui ci saranno differenze sul requisito anagrafico per andare in pensione tra le diverse categorie di lavoratori, dal 2018 per tutte le categorie di lavoratori la soglia anagrafica per andare in pensione sarà 66 anni e 7 mesi. Per le donne quindi ci sarà un bel gradino SVANTAGGIOSO.

Per accedere alla pensione di vecchiaia, bisogna avere il requisito contributivo minimo dei 20 anni di contributi versati e il requisito anagrafico (soglia dell’eta pensionabile).

Ormai abbiamo imparato a conoscere bene il requisito anagrafico che in seguito alla famosa riforma Fornero è stato legato alla speranza di vita, quindi la soglia per andare in pensione cresce costantemente.
Leggi:
=> Pensione di vecchiaia 2015: requisiti per andare in pensione

Per sapere quando una donna lavoratrice nel settore privato andrà in pensione facciamo riferimento alla tabella di proposta di seguito.

Tabella Pensione Inps per donne dipendenti settore privato con prima contribuzione dopo il 1° Gennaio 1996 con evidenza del requisito anagrafico per il 2017

Requisito anagrafico

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato

Se analizziamo gli ultimi anni possiamo vedere che si è passati dai 60 anni del 2011 ai 62 anni del 2012. Dal 2013 si è cominciato ad applicare il meccanismo di adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita, che ha portato a 62 anni e 3 mesi l’età minima per lavoratrici dipendenti del settore privato. Per il 2014 la quota per andare in pensione è stata di 63 anni e 9 mesi, quota è rimasta valida anche per il 2015, nel 2016 si è passati ai 65 anni e 7 mesi. Nel 2017 la requisito anagrafico per andare in pensione non è aumentato (65 anni e 7 mesi). Nel 2018 se le attuali regole non cambieranno si passerò a 66 anni e 7 mesi.

Età pensionabile delle lavoratrici dipendenti del settore privato:
2011: 60 anni
2012: 62 anni
2013: 62 anni e 3 mesi
2014: 63 anni e 9 mesi
2015: 63 anni e 9 mesi
2016: 65 anni e 7 mesi
2017: 65 anni e 7 mesi
2018: 66 anni e 7 mesi

Requisito contributivo

Se si è in possesso del requisito anagrafico si può andare in pensione solo se si ha anche il requisito contributivo.
Bisogna avere almeno 20 anni di versamenti di contributi e l’importo della pensione non deve essere inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale Inps che nel 2017 come nel 2016 è pari a 672,11 euro, nel 2015 era pari a 672,78 euro.

Per tutte le lavoratrici dipendenti nel settore privato che non hanno i requisiti contributivi stabiliti dalla tabella sopra, possono andare in pensione anche con il meccanismo che vediamo di seguito.

Se si sono compiuti i 70 anni (anche questo requisito anagrafico è legato alla speranza di vita, quindi per il 2016 il requisito anagrafico è di 70 anni e 7 mesi), il diritto ad andare in pensione per i lavoratori che hanno il primo accredito contributivo dopo il 1° Gennaio 1996, si ottiene se si hanno almeno 5 anni di contribuzione effettiva a prescindere da qualsiasi condizione di importo soglia da dover raggiungere (dal calcolo sono esclusi i contributi figurativi).

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato con 70 anni di età

Pensione di vecchiaia 2017: donne lavoratrici dipendenti nel settore privato con 70 anni di età

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