Pensioni 2015: possibili benefici del sistema contributivo eliminati

pensioni 2015 aboliti benefici del sistema di calcolo misto

pensioni 2015 aboliti benefici del sistema di calcolo misto

La nuova norma introdotta dalla legge di stabilità “corregge” tutti i possibili benefici del sistema misto (Fornero). Verrà liquidata la pensione più bassa derivante dal calcolo con i due metodi.

Con la legge Fornero è stato introdotto un sistema di calcolo misto per le pensioni. L’introduzione generalizzata di questa modalità di calcolo ha comportato la possibilità di ottenere un rendimento pensionistico che tiene conto anche delle anzianità contributive maturate dopo il 40° anno, un beneficio non previsto con il sistema precedente.
Il sistema di calcolo retributivo comportava un limite massimo di 40 anni di contribuzione per la costruzione del rendimento pensionistico, rendendo di fatto inutili i contributi versati dopo i 40 anni di contributi già versati.
Il sistema contributivo aggiunto alla quota di pensione retributiva, consente una valutazione anche dei contributi versati dopo il limite dei 40 anni di contribuzione.

Sistema rentributivo e sistema contributivo: quale conviene ?

Il sistema contributivo risulta più favorevole del retributivo per i lavoratori che hanno retribuzioni più elevate.
Esempio
Consideriamo il caso di una pensione da liquidarsi nel 2015, rendimento ad essa applicabile in relazione alle anzianità contributive maturate fino al 31/12/1992, supponiamo che si superi la prima fascia di retribuzione (reddito annuo fino a 46.169 euro), sulla ulteriore fascia di reddito (da 46.170 a 61.404,77 euro) si avrà l’abbattimento dell’aliquota annua di rendimento dal 2% all’ 1,5%. Lo stesso discorso si applica per i rendimenti derivati dalla anzianità contributive maturate successivamente al 31/12/1992.

Il sistema di calcolo contributivo prevede un solo massimale della retribuzione contributiva e pensionabile, il quale risulta però applicabile ai lavoratori che hanno avuto la prima iscrizione contributiva a partire dal 1°Gennaio 1996 ed a coloro che esercitano l’opzione per il transito nel sistema contributivo. Per l’anno 2015 il massimale è fissato a 100.424 euro.

Fare sempre i calcoli di confronto, in alcuni casi conviene il sistema di calcolo in pro quota contributivo rispetto a quello retributivo.

Per tutte le pensioni miste, che sono liquidate ai lavoratori che hanno iniziato la propria carriera assicurativa prima del 1/1/1996 (quindi, i lavoratori che vanno in pensione attualmente) che non esercitano l’opzione per il sistema contributivo, il possesso di retribuzioni che superano già la prima fascia di 46.169 euro potrebbe iniziare a comportare un rendimento pensionistico più favorevole con il sistema di calcolo in pro quota contributivo rispetto a quello retributivo.

La nuova norma introdotta dalla legge di stabilità pone un correttivo a tutti questi possibili ed effettivi benefici.

Pensioni 2015: legge di stabilità e possibili benefici del sistema contributivo

Si stabilisce che, per tutte le pensioni da liquidarsi in pro quota contributivo a partire dall’1/1/2012, deve essere fatto un doppio calcolo anche sulla base delle previgenti regole di calcolo interamente retributivo e deve essere messo in pagamento il trattamento che risulta inferiore tra le due metodologie di calcolo.
Con il messaggio n.211 del 12 Gennaio 2015 l’INPS ha chiarito che la norma interessa i soggetti inscritti all’Ago ed alle forme sostitutive ed esclusive della stessa che alla data del 31 dicembre 1995 possono far valere un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni.

Questa norma si applica a decorrere dell’1/1/2015 anche a tutte le pensioni già liquidate a partire del 1/1/2012 che potranno vedersi una riliquidazione dei trattamenti.

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