Approvato il testo definitivo della Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 302 del 29 dicembre 2017.
Esaminiamo alcune modifiche riguardanti le Pensioni.
Tra le novità introdotte quest’anno con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018 troviamo quella riguardante la pensione di vecchiaia e la parificazione del requisito anagrafico tra uomini e donne; da quest’anno per poter ottenere l’assegno di vecchiaia, occorreranno: 20 anni di contributi e 66 anni e 7 mesi di età, indifferentemente sia per gli uomini che per le donne.
Questo percorso di parificazione, iniziato nel 2010, ha fatto sì che in pochi anni, per le donne, il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia passasse da 60 anni a 66 anni e 7 mesi. Tale requisito essendo legato all’adeguamento alla speranza di vita è destinato ad aumentare con il passare degli anni ( nel 2019 passerà a 67 anni).
Con la Legge di Bilancio di quest’anno è stato fissato un nuovo meccanismo per il calcolo dell’adeguamento: si terrà conto della variazione del biennio e non del valore dell’ultimo anno, fissando un limite di 3 mesi massimo per aumento.
In pratica se fosse già stata in vigore questa Norma, gli ultimi due adeguamenti, pari a 4 mesi (nel 2016) e 5 mesi (nel 2019) avrebbero potuto essere solo di 3 mesi.
Vediamo di seguito uno specchietto riepilogativo dei requisiti del 2018:
Gli stessi requisiti aumenteranno nel 2019 nel seguente modo:
Un altra novità è quella legata alla perequazione delle pensioni ,ovvero la rivalutazione dell’importo pensionistico legato all’inflazione, con l’adeguamento degli importi all’aumento del costo della vita.
Dal gennaio di quest’anno gli importi hanno avuto un adeguamento all’inflazione pari all’ 1,10%, portando un piccolo ritocco verso l’alto degli assegni pensionistici: il trattamento minimo è passato da €. 501,89 a €. 507,42. Questo adeguamento è però previsionale e il conguaglio definitivo sarà possibile farlo solo con la perequazione del prossimo anno .
Questi adeguamenti hanno riguardato anche le pensioni e gli assegni sociali come da tabella seguente:
La Legge di Bilancio ha anche stabilizzato i termini di pagamento: gli assegni saranno posti in pagamento il primo giorno del mese ( o il successivo se il 1° è festivo o non bancabile).
Da tenere conto che alla Posta il sabato risulta bancabile, mentre non è così per gli istituti bancari, quindi ci potranno essere delle differenze a seconda di dove il pensionato riscuoterà l’assegno.